mercoledì 27 agosto 2025

Autunno montano

Silenzio sui muri, 
silenzio sulle strade, silenzio anche su quei volti parlanti 
arrugginiti dal tempo, 
scavati nella sofferenza, 
nella sopportazione, nel sacrificio, 
dalle lunghe, fredde solitudini 
delle infinite stagioni nevose; 
immagini di cera 
trasparenti di storia,
di nostalgie, di passato; 
pupille profonde che ti giudicano 
mentre con esse ti scontri, 
t'interrogano prima d’incontrarle 
ed a lungo ti seguono, 
dopo averle incontrate, 
assìse sulle sedie antiche 
davanti alle soglie scaldate 
dall’ultimo sole 
misteriose d’una arcana strategia 
fatta d’indifferenza e d’attesa: 
dentro, capaci di piangere e 
soffrire severe 
per non decadere dal rude orgoglio 
della gente montana. 
Silenzio ancora sulla piccola campana, 
muta ed immobile anch'essa 
sul quadro del vecchio pittore, 
che fa bella mostra di sé
senza più suonare,
senza più annunciarli 
i vespri e le ave marie. 
Potessi voltarmi e ascoltarlo 
quel suono tenue vibrante a distesa, 
ora come nel famoso giorno di festa; 
come allora parlargli e sorridere 
mentre a me sorrideva e parlava; 
ora come allora,
in quel settembre bambino
.

Ugo D'Onofrio

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